Handshaking, handshake:
Scambio di segnali di premessaggio.
Prima di trasmettere dei dati tramite una linea i due
modem devono definire i protocolli e le velocita' da
utilizzare. E' uno scambio di segnali prestabiliti tra due dispositivi che
effettuano una trasmissione. Questo "periodo di trattative" viene chiamato
handshaking e fa parte del protocollo di trasmissione. L'handshake e' necessario
tra protocolli connection-oriented
(TCP)
mentre non e' necessario nei protocolli
connectionless (IP).
Handshake redatto da Marco Steccanella
In una comunicazione e' il procedimento,
software oppure hardware,
che permette il buon
funzionamento della stessa, la sincronizzazione
fra le macchine, assicura la riconoscibilita'
dei dati, porta alla modifica della trasmissione in accordo tra ricevente e trasmittente
(per esempio una delle cose di cui tutti i tipi di handshake si deve occupare e' la
sospensione e la ripresa della comunicazione in caso di sovraccarico del
buffer di ricezione,
di non disponibilita' di una delle due macchine, ecc...).
Un'altra funzione dell'handshake è quella di mettere d'accordo le due macchine, all'inizio
della trasmissione, in modo che i parametri di trasmissione siano identici per tutte e due le
macchine (velocità, bit di start, bit di stop, ecc...).
L'handshake software e l'handshake hardware hanno ognuno pregi e difetti molto ovvi,
intrinseci nella loro tecnologia:
l'handshake hardware è più veloce perché non richiede elaborazione dati, ma
e' piu' costoso perche' richiede l'aggiunta di fili fisici nel cavo di comunicazione e rende
piu' complessa l'interfaccia;
di contro l'handshake software e' piu' economico ma piu' lento e richiede la
realizzazione di programmi apposta che prevedano la gestione dell'handshake, ma e' anche piu'
versatile. Nel caso dello standard
RS232, per esempio, puo' essere realizzato sia l'handshake
hardware che software:
se l'handshake e' software possono essere utilizzati solo 2 fili (in caso di comunicazione
SIMPLEX), oppure 3 fili (nel caso di comunicazione HALF DUPLEX oppure DUPLEX ); in caso
invece di handshake hardware sono sempre necessari più fili, fino al massimo di tutti e 9
quelli presenti sull'interfaccia
seriale di comunicazione.
In alcuni casi l'handshake software e' preferibile perche' obiettivamente non sottrae molta
"attenzione" da parte del processore: per esempio, l'interfaccia di comunicazione puo' essere
"intelligente" e quindi gestire essa stessa la comunicazione software, mentre permette di
risparmiare molti fili di comunicazione: si pensi alle reti fisiche in banche ed industrie,
realizzate con un solo cavo di tipo coassiale oppure doppino
telefonico; nel caso di comunicazione telefonica, invece, la
comunicazione stessa e' talmente lenta che il sovraccarico richiesto al
processori e' assolutamente impercettibile.
Hardcode:
Il verbo (ing.) to hardcodeviene utilizzato nei contesti informatici per
indicare che alcune caratteristiche di un programma
sono state definite e fissate al momento della creazione dell'eseguibile. Le caratteristiche in
questione risultano quindi non modificabili da parte dell'utente mediante
i classici pannelli di configurazione di cui comunemente sono dotati i
programmi (e l'unico modo per modificarle sarebbe di ricorrere ad operazioni
"da esperti" come il reverse engineering).
Ad esempio, si potrebbe dire che "nel programma XYZ il numero massimo di
immagini visualizzabili e' hardcoded".
Una possibile traduzione sensata in Lingua Italiana del verbo potrebbe
essere: "pre-impostato".
Redatto da Marco Lizza
Hard Disk:
.
Dispositivo capace di memorizzare migliaia di MB (GB).
Disco rigido metallico ricoperto di un materiale magnetico simile a quello delle
cassette da registrazione. Le informazioni vengono memorizzate
per mezzo di una testina (v. figura) che modifica la polarita' magnetica delle
singole particelle per rappresentare i numeri binari.
La velocità di rotazione può variare dai 60 giri al sec. fino a 10000
rpm.
La velocità di accesso al disco magnetico è di 5-20 millisecondi (5-10
millisec. e' un tempo di accesso considerato buono); per la RAM è di 10 nanosecondi.
Più dischi possono essere organizzati in pile chiamate disk-pack
come in figura. Premi qui per un'altra immagine di hard disk e
delle testine di lettura.
Vedi anche settori (vd. HD),
blocchi.
I jumper (ponticelli)
vengono posti sopra i pin secondo le configurazioni indicate
dalla casa costruttrice. Il jumper (uno solo in questo caso indicato dalla fraccia nera)
sopra i due pin,
permette al BIOS di riconoscere l'hard disk come Master,
ossia come memoria di massa principale (unita' C). Una diversa posizione del ponticello (o dei ponticelli) fa
riconoscere l'HD al BIOS come Slave (disco secondario). Non si escludono altri sistemi
per definire HD Master e Slave.
 |
 |
Solitamente l'hard disk viene indicato anche con i seguenti termini:
memoria di massa, memoria secondaria, disco fisso.
Per formattazione fisica continua....
Hardware: Tradotto letteralmente dall'inglese
significa ferramenta. Termine generico per indicare le componenti fisiche
(device, dispositivi) di un elaboratore quali i circuiti elettronici,
i chip, schede,
oppure il disk drive, la stampante, il mouse, il lettori
CD-ROM, il monitor, la tastiera ecc.
Ecco un buon sito che parla di hw:
http://www.tomshardware.com/#guides
Hash:
Quando le operazioni da eseguire su un archivio sono prevalentemente
inserisci/modifica/restituisci un record
di chiave K si ricorre alla
cosidetta organizzazione hash detta anche di trasformazione di chiave.
L'idea e' quella "estrarre" dalla chiave l'indirizzo (la posizione
nell'archivio) del record con quella chiave. Questo viene fatta attraverso una "funzione hash"
(codifica hash) che elabora in qualche modo i
bit della chiave per ottenere un "indirizzo
hash" che individua la posizione del record in questione.
In questo modo si evita una scansione lineare dell'archivio per trovare il
record. Quindi l'organizzazione hash viene usata quando e' richiesta una notevole
velocita' di ricerca. L'esempio e' quello della tabella dei simboli gestita dai
compilatori,
assemblatori, interpreti, ecc. Anche la cache
di Netscape se non mi sbaglio dovrebbe avere
una gestione organizzata attraverso un hash, per vedere velocemente se le risorse richieste
sono gia' presenti nell'HD.
Redatto da Martino Pavan Perfetto
Hayes: Insieme di comandi comprensibili ai
modem che ne permettono
l'inizializzazione; e' uno standard "de facto".
HDLC: High-Level Data Link
Control. Protocollo orientato al bit
(bit oriented) operante appunto al livello
livello Data Link (collegamento dati).
Permette collegamenti full-duplex
con velocita' di trasferimento comprese tra i 2400 e 48000
bps. Questo protocollo e' noto in Europa come X.25 ed
offre un servizio affidabile.
HDSL: High-data-rate Digital Subscriber Line, vedi xDSL
HEAP: tradotto dall'inglese significa
mucchio. Memoria "disordinata" gestita tramite puntatori.
Il descrittore delle variabili dinamiche lo posso allocare nel Record di
Attivazione. Per una struttura dati come ad esempio un array dinamico,
per il fatto che e' dinamico posso dire che ha 3 dimensioni, ma non posso
dire quanto grande e'. L'oggetto dinamico contiene un puntatore all'heap
dove di fatto e' allocato un pezzo di memoria per quell'oggetto dinamico.
Nel Record di Attivazione ho un descrittore che pur essere fissato a priori
ma non e' completo perche' dipende dalla fase dinamica, ed e' tradotto in
un puntatore ad heap che verra' allocato dinamicamente. Le variabili quindi
sono semidinamiche.
Ci sono anche (array) variabili che variano in modo dinamico, ossia non so
quanto grandi siano (utilizzerei l'heap) perche' possono cambiare di
dimensione. Per le variabili dinamiche (puntatori per costruire alberi,
liste ecc..) definisco a runtime quanto grande e' la struttura dati su cui
sto lavorando. Alcuni linguaggi hanno degli array flessibili runtime,
quindi nemmeno il descrittore e' piu' statico. Avro' quindi solo un
puntatore all'heap e un gestore della mamoria disponibile a runtime
(garbage collection).
Help desk: centro assistenza aziendale
(ing. call center)
che fornisce supporti tecnici. L'help desk
puo' aiutare il cliente tramite telefono, fax, email
per istruire l'utente nel corretto utilizzo di un prodotto, oppure
nel consigliare un centro di riparazione componenti piu' vicino, ecc.
Vedi telelavoro.
[Link esterno al Dizionario Informatico:
http://www.philverghis.com/helpdeskfaq.html]
Hertz, Heinrich Rudolph:
Fisico tedesco che ha dato il nome all'unita' di misura della frequenza d'onda.
1 hertz (Hz) equivale ad un ciclo al secondo, in
informatica si misurano
con questa unita' generalmente i cicli di clock.
Un po' di storia....
Vedi anche MHz
Hexadecimal: vedi Esadecimale.
HFS:
Hierarchical File System.
L'HD del Macintosh utilizza questo sistema per memorizzare
qualsiasi tipo di dato (file ed eseguibili in genere).
Questo sistema tiene conto di numerosissimi settori
(=512 byte ciascuno) raggruppati in
blocchi di allocazione.
I file possono occupare 65536 (=2^16) blocchi, perche' e' il massimo numero di
per creare l'indicizzazione. E come se il nostro macintosh avesse un massimo di
65536 scatolette per poterci distribuire i nostri file. Questo numero
non e' modificabile nel HFS, quindi piu grande e' l'HD e piu' grande sara' ciascun
blocco.
Se p.e. si crea un file che contiene un solo carattere
ASCII, questa occupera' un blocco intero, troppo per un'
informazioni cosi' piccola. Questo e' il problema della
frammentazione
interna dell'hard disk. Allora con il sistema operativo
MacOS 8.x si puo' utilizzare l'HFS+ che definisce un numero maggiore di blocchi
e quindi una minore frammentazione interna, in altri termini uno spreco minore
dello spazio memorizzabile nell'HD. HFS+ (Sequoia)
teoricamente puo' avere 2 ^ 32 (= 4,294,967,296) blocchi di allocazione.
Hi-tech: contrazione di High Technology,
tecnologia avanzata. Come esempio vengono riportate alcuni campi in cui
sono presenti le tecnologie avanzate:
calcolatori (Internet,
grafica, sviluppo del software,
multimedia, sistemi di gestione
computerizzata dell'impresa),
telecomunicazioni, tecnologia medica, biotecnologie.
Nel mondo del lavoro hi-tech e' essenziale tenersi aggiornati negli
sviluppi offerti dalle nuove tecnologie ancor piu' del saper come queste operano.
Hit:
Un server web puo' registrare
nei file di log le
risorse che invia ai vari browser
che connettono a quel server.
Se per esempio ci si connette con un qualsiasi browser al sito del
Dizionario Informatico, il server web, che ne permette la
visualizzazione in rete, terra' conto nel file di log di tutte le immagini nonche'
della pagina web da spedire al browser che ne ha fatto richiesta. In questo
caso nel file di log vengono registrati p.e. 9 hit se ci sono 9 immagini pubblicitarie
e un'altro hit per il file html
che le contiene. I webmaster non dovrebbero
considerare il numero di hit come un valido metodo per valutare le visite
alle pagine. Nemmeno i contatori delle visite, spesso presenti nelle pagine web,
sono un sistema sicuro per valutare il numero di accessi.
Significa che il contatore avanza ogni volta che torno alla homepage?
Dipende, se si costruisce un sito web con un contatore, nulla vieta di fare reload
(ricarica della pagina) p.e. 200 volte in modo da incrementare il counter
di 200. Inoltre se il browser non utilizza la sua
cache per ricaricare quella
homepage, ogni volta che ci si torna
il counter (contatore) si incrementata e quindi le stime giornaliere si fanno
sempre meno attendibili. Se il browser invece utilizza la cache per
ricaricare la homepage, il counter del sito non viene incrementato inutilmente.
Il browser si puo comportare nei modi appena descritti secondo le impostazioni
stabilite nelle sue Preferenze.
Anche se il browser utilizzasse la cache, e si volesse comunque incrementare il
contatore, sarebbe necessario tener premuto anche il tasto
shift (maiuscolo) insieme al bottone di Ricarica (Reload).
Un secondo sistema per alterare il contatore potrebbe essere quello di
modificare a piacere il numero
presente nel file che tiene conto degli accessi. Per quanto detto si
deduce che il counter non sempre da modo di conoscere il reale
numero di visitatori.
A meno di counter piu' intelligenti (che controllino p.e. l'IP del
visitatore e il tempo trascorso dall'ultimo reload di quell'IP)
gli altri aiutano a capire l'andamento delle visite se i
controlli del numero di visitatori vengono effettuati
p.e. nell'arco di una settimana. In questo modo solo a lungo termine si ha una stima utile,
ossia tenendo conto anche delle visite fatte nei giorni precedenti.
In altri termini, se da un giorno all'altro nell'homepage ci sono stati
10000 accessi in piu' rispetto al numero di accessi avvenuti nei giorno precedente, conviene
studiarne l'andamento anche nei giorni successivi per dedurne l'attendibilita'.
Se giungo a una pagina specifica che non sia l'homepage, attraverso un link di un
sito esterno, il contatore mi "vede"?
Il contatore non si incrementa se e' presente solo nella homepage. Sarebbe assurdo metterlo
su ogni pagina se questo non fosse "inteligente".
HL7: Acronimo di Health Level 7.
E' uno standard di trasferimento dati in
ambito medicale. Lo scopo e' la standardizzazione dei dati medicali contenuti
nei vari sistemi informativi, dai dati di
ricovero/dimissione ai dati clinici,
alla tariffazione degli esami. Cfr. DICOM.
Per saperne di piu': www.hl7.org.
Redatto da Sergio Bianco
Hoax:
Un hoax si puo' tradurre come 'burla
informatica'. Si tratta di uno scherzo
che approfitta della buona fede o della sprovvedutezza degli altri per
divulgare notizie fasulle o seminare un po' di panico (nuovissimi e
potenti virus, telefoni cellulari gratis,
catene di S.Antonio, ecc.).
Un hoax NON e' un virus
l'unico problema che potrebbe creare e' l'intasamento dei
server di posta elettronica se ogni
persona che lo ricevesse lo rispedisse
a tutti gli indirizzi della propria rubrica, generando un traffico di email
esponenziale. L'unico "antivirus" in grado di neutralizzare gli hoax e' il
buonsenso. Ci sono casi in cui un hoax puo' generare problemi piu' gravi:
in una catena di messaggi si indicava il file SULFNBK.EXE come virus e si
consigliava la sua cancellazione manuale, in quanto virus nuovissimo e non
scansionabile dagli antivirus; il file
e' invece un componente importante
di Windows 98 e non e' detto che sia
infettato da virus!!! Per prevenire
questi allarmismi ingiustificati basta dare un'occhiata ai vari siti
internet dei centri di studio antivirus, ad es. l'Anti Virus Center di
Symantec (SARC, Symantec Antivirus Research Center -
www.symantec.com/avcenter) e il Centro Ricerche Anti Virus
(www.tgsoft.it/italy/crav.htm), dove ci sono esperti del settore che
controllano ogni tipo di file sospetto e scoprono nuovi virus molto piu'
velocemente del vostro vicino di scrivania smanettone. Naturalmente in
questi siti vengono elencati anche gli hoax piu' clamorosi.
Redatto Nicola Veleda
Hook:
dall'inglese "gancio, uncino". Nell'ambito della programmazione indica
un anello della catena che gestisce la messaggistica del sistema, al quale
una o piu'applicazioni possono associare procedure
di controllo ("agganciandosi all'evento").
La messaggistica di sistema, che gestisce gli eventi,
e' costituita da
catene ("hook chains") separate per ogni tipo di evento. Ad esempio, due
catene tipiche sono quelle destinate all'intercettazione dei messaggi da
parte del mouse e della tastiera.
All'atto della notifica di un evento, le funzioni di richiamo ("callback
functions", o "procedure hook") ricevono una "copia" delle informazioni
ad esso relative.
Per alcuni tipi di hook e' possibile modificare o annullare l'evento
associato. Negli altri casi, l'ultima operazione effettuata dalla
"callback function" e' quella di "passare" la gestione dell'evento alla
prossima funzione in coda di attesa.
[Nei sistemi Windows l'hook si interpone tra l'IFS Manager e l'FSD
Interface prendendo in tale punto il controllo della messaggistica]
Redatto da
Enrico Maria Biancarelli
e Marco Lizza
Hop: Vedi IP (al par. PROTOCOLLO).
Host: Termine generico che identifica un
computer connesso ad una rete
(p.e. LAN, Internet,
Intranet)
e quindi capace di comunicare con altri computer della rete (host).
Hosting: termine relativo ad una soluzione per rendere
disponibili le informazioni on-line;
si utilizza un certo spazio (inteso come spazio disco)
su di un server preesistente
presso un provider (cioe' il fornitore dell'accesso alla
Rete). Il server e'
condiviso con altri utente (molto spesso aziende).
Redatto da Marco Lizza
Housing:
termine relativo ad una soluzione per rendere disponibili le
informazioni on-line;
si installa un server
presso un provider (cioe' il fornitore dell'accesso
alla Rete),
evitando i costi di amministrazione che comportebbe l'installazione di un server
direttamente nell'azienda.
Redatto da Marco Lizza.
HP: sito della
Hewlett Packard.
HP48G(X): Famiglia di calcolatrici programmabili di
HP. Vedi Allegato
HTML: HyperText Mark-Up Language,
linguaggio di marcatura ipertestuale per la
costruzione di pagine web (vedi World Wide Web).
HTTP: HyperText Transfer Protocol,
protocollo
per il trasferimento di pagine World
Wide Web.
Contrbuto di Martino Pavan Perfetto:
definisce la sintassi della richiesta di dati e della risposta che intercorre tra
un browser (il
client) e un
server web".
Hub - scatola contenente componenti elettroniche,
concentratrice di doppini (UTP) provenienti da tutte
le macchine di una rete
LAN.
Gli hub sono utilizzati nello schema 10Base-T
o 100BaseTx e modificano la topologia
della rete facendola diventare a stella.
Permette una facile
verifica dei guasti ai cavi di rete e una semplice aggiunta o rimozione di un
nodo senza disturbare gli altri host.
La distanza massima tra le stazioni operanti e un hub non puo' superare i 100
metri (150 m. se i doppini sono di cat.5).
Un hub non permette il trasferimento full-duplex, anche se in
UTP ci sono due doppini
separati sia per la ricezione (Rx) che per la trasmissione (Tx).
Tramite questi concentratori, che operando al livello fisico,
se vengono trasmessi dei
frame da un nodo, questi vengono
ricevuti ed eventualmente scartati da tutti gli altri
PC, inoltre non puo'
esserci una trasmissione contemporanea da piu' host. In altri termini mentre si sta
trasferendo un file ad un'altra macchina in una rete LAN,
gli altri devono rimanere in attesa
della terminazione.
Gli switch al contrario degli hub evitano le collisioni dei frame, permettono
piu' trasmissioni contemporaneamente e talvolta supportano velocita' e reti differenti.
Nota: esistono anche hub per USB.
HURD:
Hird of UNIX Replacing
Daemons
e.... HIRD (HUrd of Interfaces Representing Depth).
Come si puo' vedere, si tratta di due acronimi definiti tramite
mutua-ricorsione...non se ne va piu' fuori...
In parole povere, pero', si tratta di un
sistema operativo. Il suo aspetto
piu' interessante e' che si basa su un nuovo concetto di sistema
operativo, in cui la "system-area" e' ridottissima (assolve alle funzioni
essenziali). Questo permette anche agli utenti non privilegiati di
configurare secondo le proprie esigenze il sistema operativo.
Redatto da Marco Lizza.
Termini mancanti/suggerimenti ?
© Copyright 1997-2001 by
Francesco Longo,
flongo@dsi.unive.it