Tag: ing., lett. indicatore, etichetta.
In HTML i tag sono i comandi
che definiscono il documento e il formato dello stesso.
Ogni tag e' contenuto fra il simbolo di minore (<) e quello
di maggiore (>). Per esempio, in un documento HTML
se inserisco del testo tra i seguenti tag:
1) <I>Dizionario Informatico</I>
nel browser otterro il seguente effetto: Dizionario Informatico
2) <I><B>Dizionario Informatico
</B></I>
nel browser otterro il seguente effetto: Dizionario Informatico
ossia nella riga 1) i caratteri compresi tra i due comandi <I></I>
verranno scritti in italico (caratteri inclinati), mentre nella riga 2) verranno scritti in grassetto
(ing., bold) ed italico.
Sono molti i comandi HTML (tag) ed ognuno ha una determinata funzione.
Esistono tag per creare collegamenti ipertestuali
(link),
modifiare le dimensioni del testo,
il colore dei caratteri, il loro allineamento rispetto al bordo della pagina o p.e. rispetto
ad un immagine. Ci sono poi tag per arricchire le pagine web
di immagini, suoni ed altre risorse.
I tag possono essere scritti in minuscolo (<i>) o in maiuscolo (<I>).
Aperto un tag (p.e. <B>) e' necessario chiuderlo
(</B>) per delimitare l'effetto (in questo caso il grassetto)
solo sul testo interessato.
Esistono tag che non necessitano della terminazione del comando, ad esempio <HR>, <P>.
Molti manuali sono reperibili in Internet per imparare
ad utilizzare l'HTML, ecco un sito consigliato: www.html.it.
Task: processo dei
sistemi operativi quali Unix,
Windows.
Spesso i task di I/O sono detti device driver.
TB: L'acronimo sta per Time Base register.
Nell'architettura del PowerPC sono
presenti dei registri particolari che
suppliscono alla presenza di
un chip
esterno che operi da timer di sistema (tipo un CIA 8520).
Il valore contenuto viene incrementato/decrementato (a seconda del
registro: il 604e ne ha 2, uno che aumenta, l'altro che diminuisce)
ad intervalli regolari definiti dall'implementazione
(nel 604e ad
un quarto del clock, quindi ogni 4 cicli) e servono a scandire
il tempo per funzioni a piacere (ad esempio per uno scheduler).
Tali registri possono essere letti ed impostati in qualunque momento
senza intaccare la precisione dell'aggiornamento. Redatto da
Manta/Elven 11
TCP: Transmission Control Protocol.
Protocollo che opera al
Livello Trasporto, garantendo la trasmissione tra mittente e
destinatario. Con un protocollo connection-oriented
si permette ad una macchina di recapitare senza errore un flusso di byte (Byte oriented) e non un
flusso di messaggi perche' il
software che realizza il TCP
non conosce il significato dei byte in arrivo
con i byte in arrivo si limita a riordinare
i pacchetti provenienti
dall'IP, il livello sottostante.
TCP elimina i duplicati, calcola il
checksum per intero e non solo del suo header
(come fa l'IP), esegue il
controllo di flusso per
regolare differenti velocita' tra macchina mittente e destinatario,
(smista i TPDU ai processi
secondo la porta di destinazione)
per finire informa client e
server che il
Livello Network non puo' operare se ci sono inconvenienti
quali interruzioni inaspettate di connessione.
In trasmissione TCP accetta un flusso di byte da
un'applicazione,
frammenta il flusso di byte in segmenti. Se vuole creare segmenti grandi
allora li bufferizza prima di spedirli. Con opportuni software e' possibile definire la
grandezza dei segmenti (MSS).
Per saperne di piu' vedi anche il TCP/IP
TCP/IP: Transmission Control Protocol / Internet
Protocol. Questo stack di protocolli fu realizzato nel 1974 da Vincent Cerf
(foto a lato) e Robert Kahn.
Altri protocolli meno efficienti hanno preceduto il TCP/IP. Solo nel 1983 si e’ adottato
ufficialmente questo stack, soprattutto nell’ambiente universitario p.e.
per lo scambio di email.
e' un modello di riferimento
simile al modello OSI, solo che quest'ultimo e' assai piu' generico
del primo. Infatti, mentre nel modello OSI in un livello esistono piu'
protocolli (teoricamente interscambiabili e
senza dover modificare quelli ai livelli sopra o sottostanti),
nel TCP/IP non e' sempre vero.
Basti pensare al Livello Network
ove esiste solo il protocollo IP.
Il modello dovrebbe aiutarci ad avere una visione schematica dei possibili protocolli da adottare per la realizzazione delle nostre applicazione in una qualche rete,
ma il modello TCP/IP risulta
essere piuttosto una descrizione dei protocolli esistenti. Nel modello OSI invece,
e' accaduto il contrario, prima e' stato realizzato il modello e poi i protocolli
(per maggiori dettagli si veda il confronto OSI/TCP sul
libro "Reti di computer", A.S. Tanenbaum
[Bibliografia]).
La diversita' tra i due modelli non e' solo questa. Nel TCP/IP mancano i seguenti livelli:
Presentazione, Sessione, Fisico e
Data Link (collegamento dati). Questi ultimi due livelli, situati piu' in
basso nella pila, non vengono specificati dal TCP/IP, vengono visti dal livello di Rete
come un unico livello.
Si specifica solo interfaccia che connette
l'host alla rete per permettere l'invio e la ricezione
dei pacchetti IP (Att. PPP).
Vedi anche piu' in dettaglio i seguenti
protocolli: TCP e
IP rispettivamente al
Livello Trasporto e al Livello Network.
TDM: Time Division Multiplexing,
multiplatore a divisione di tempo.
Telelavoro: Composto da tele
(dal gr. têle, lontano - da lontano) e lavoro. Lavoro a distanza
(ing. teleworking, telecommuting: teleabbonamento ai mezzi di comunicazione).
Un esempio di telelavoro potrebbe essere quello
effettuato da un dipendente di un azienda che offre il proprio servizio da casa
all'azienda oppure direttamente ai clienti di quell'azienda, tramite telefono o PC (vedi anche help desk).
Una forma di telelavoro, per esempio, e' quella di un giornalista che
prepara gli articoli a
casa propria, sul proprio PC e li invia
alla redazione del giornale tramite modem.
Svantaggi del telelavoro: generalmente non favorisce i rapporti sociali;
il datore di lavoro non puo' assicurarsi del normale svolgimento delle attivita'.
Telematica: fra. télématique.
Disciplina nata dalla combinazione della
telecomunicazione e dell'Informatica.
Il termine
fu pubblicato per la prima volta da Simon Nora ed Alain Minc nel 1978
(L'informatisation de la Societe - La Documentation Francaise).
Incaricati del governo francese, i due ispettori delle Finanze studiarono l'impatto e le
conseguenze nella societa' francese di una nuova economia basata sulla telecomunicazione ed i computer (new economy), anche per studiare le manovre
economiche a livello mondiale delle corporation.
Il termine telematica a volte viene erroneamente sostituito con quello piu'
ampio di Information Technology (IT).
Libro indicato:
Aut. Nora, Simon, and Alain Minc - The Computerization of Society - Cambridge: MIT Press, 1980.
NOTA: nei paesi anglosassoni questo neologismo e' stato tradotto
con il termine telematics.
Televideo: vedi banca dati.
Telnet: Programma
che permette la connesione ad un sistema remoto (p.e. una sessione Unix) tramite
account(*).
Con il termine si intende in egual misura il
protocollo (operante con il
TCP/IP) che permette ad un utente di sfruttare le
risorse di un altro calcolatore remoto (CPU,
hard disk, programmi,
ecc. ), come se fossero quelle del proprio sistema.
Se si intende l'applicazione Telnet, inviando p.e.
il comando telnet nome.della.macchina.it si accede ad una sessione remota
solitamente Unix e richiedente
l'l'account.
Aperta la sessione di lavoro, il computer
su cui si sta operando funge solo
da console con l'unico incarico di inviare i comandi tramite tastiera
al sistema remoto (input) e di visualizzare le informazioni prodotte
dal sistema remoto sul monitor locale (output).
Ribadendo, il PC locale non elabora dati con la propria
CPU ma si limita ad emulare (Virtual Terminal - VT) le funzioni di un terminale
(solo monitor e tastiera, console) per l'invio dei comandi
e la visualizzazione dei risultati che provengono p.e. da un
mainframe.
(*) Tramite Telnet e'possibile accedere anche a servizi di informazione
rivolti al pubblico per cui non e'necessario l'account
(vedi OPAC).
Template: Modello, in altri termini un esempio di codice
scritto in un linguaggio di programmazione (vd.C).
Terminal Adapter:
T.A. - Adattatori di Terminale.
Interfaccia che permette di immettere e ricevere
segnali digitali in una linea digitale
ISDN. Gli adattatori
di terminale si distinguono in:
- TA per dati che consentono la
connessione di terminali digitali (PC,
Host,etc.)
- TA per fonia (TA a/b) che consentono la connessione di terminali
analogici
dotati di Interfaccia telefonica a due fili (telefoni, modem
analogici, fax G.3,etc.)
- TA misti che consentono di adattarsi alla trasmissione/ricezione digitale e
analogica (chiamati anche Modem ISDN oppure I-Modem).
Possono essere
monoporta se consentono di collegare un solo terminale, altrimenti due terminali.
Gli adattatori di terminale consentono una potente interfacciabilita' con gli attuali
sistemi telefonici di trasmissione dati a pacchetto come ITAPAC.
Terminale: 1) Un terminale e' costituito da una tastiera
per l'input e da un monitor (videoterminale) per l'output.
E' un interfaccia per la comunicazione.
Non possiamo pensare al terminale come ad un computer
poiche' nel terminale e' assente l'unita' di elaborazione
(CPU) nonche' molte altre periferiche
che costituiscono i PC attuali.
2) La voce terminale a volte viene utilizzata in modo improprio,
nell'accezione generica, e puo' indicare anche un PC
"intelligente" ossia che utilizza l'unita di elaborazione
(CPU) nonche' le sue periferiche.
3) Programma di emulazione di terminale quali
Telnet (mac-pc), BetterTelnet (mac),
HyperTerminal(pc), Zterm (mac), NetTerm, etc.
4) Terminal server, server
disponibile per gli accessi Telnet.
5) Se si porta un processo su terminale per
inviargli nuovi comandi o per vederne l'esecuzione, si
intende portarlo dallo stato di
background a quello foreground.
Texture:
Immagine bitmap utilizzata per rivestire un
oggetto tridimensionale e bidimensionale.
TFT:
Thin Film Transistor.
Tecnica impiegata nella
costruzione di monitor a cristalli liquidi (vedi
LCD). I monitor costruiti
utilizzando tale tecnica vengono comunemente detti "a matrice attiva" in
contrapposizione a quelli detti "a matrice passiva" (o DSTN).
I monitor TFT
sono caratterizzati da un elevato contrasto, da una velocita' e da un angolo
di visuale molto maggiore rispetto a quella permessa dai display di tipo DSTN.
Redatto da Angelo Cresta
Thread: sequenza di controllo,
percorso di esecuzione, processo "leggero".
Partiamo subito con un esempio di introduzione.
Molti programmi di videoscrittura
ci permettono, mentre stiamo scrivendo, di visualizzare gli eventuali errori ortografici. Questo significa che
il programma, oltre a permettere la scrittura del testo, esegue contemporaneamente
(vedi piu' sotto l'*) anche l'operazione di correzione.
Il programma di videoscrittura, o meglio
il processo
(supponendo che il programma sia realizzato da un solo processo), si dice che contiene
uno o piu' thread, detti anche
lightweight process (processi leggeri).
Un processo contiene sempre almeno un thread, ma nel caso del processo precedente
esistono due thread all'interno di un processo,
uno per scrivere e l'altro per correggere. In generale piu' sequenze di controllo
operano in *pseudo-contemporaneita' perche' la CPU in un certo istante
esegue un thread
alla volta, non essendoci altri processori ad aiutarlo,
ma l'elaborazione dei due thread, che puo' avviene ad intervalli di 20ms ciascuno,
appare come se venisse eseguita parallelamente (cfr.
multithreading, scheduler
, multiprogrammazione).
Alcuni browser come Netscape
sono un altro esempio di programmi multithread,
per il fatto che permettono lo scaricamento di piu' immagini contemporaneamente, in altri termini
il browser in un certo istante stabilisce tante connessioni quante sono le figure da scaricare, e per
ogni visualizzazione in progressione esiste un thread di gestione (nota:
se si lancia il programma Naviscope insieme al browser, vengono visualizzate tutte
le connessioni aperte dal browser durante il caricamento di una pagina).
I thread come i processi possono essere in stato di pronto(ready), esecuzione(exec),
attesa(wait) - cfr. processo - e per ciascun thread c'e' un Program Counter
(vedi PC al punto 2) e un insieme di registri.
Nel caso in cui i thread vengano gestiti dalla CPU il
Context Switch
da un thread all'altro e' piu' semplice rispetto al context switch tra processi poiche' anche se la CPU
deve reimpostare i valori contenuti nei registri
per il cambiamento di contesto,
e' assente la gestione della memoria, presente invece in quella dei
processi.
Per questa mancanza, i thread potrebbero potenziamlente leggere o scrivere nello
stack di un altro thread dello stesso processo, ma se cio' avvenisse senza
precauzioni potrebbe causare un crash,
non solo del processo contenete i thread, ma anche del sistema operativo.
Thumbnail: ing., thumb (pollice), nail (unghia).
Miniatura, anteprima di un immagine.
Nei siti web (o altre pubblicazioni in forma elettronica) dove
vengono presentate molte immagini (GIF o jpeg)
che costerebbero lunghe attese per il loro
scaricamento (download)
da Internet (o da un supporto di massa),
i realizzatori delle pagine web (cfr. webmaster)
creano delle presentazioni veloci. Le immagini in anteprima vengono ridotte di dimensione
rispetto a quelle originali, sia in termini di spazio occupato su
memoria di massa, sia in termini di area occupata dall'immagine
stessa.
Al termine
Internet c'e' un esempio di thumbnail.
Time out: tempo scaduto; temporizzazione.
Tin: Sviluppato da Iain Lea per il
sistema operativo
Unix di facile utilizzo. E' il
programma che
serve alla lettura delle notizie secondo filoni, per leggere gruppi di
discussione della rete Usenet.
Tim Berners Lee: vedi Berners Lee, Tim
TLC: contrazione del termine TeLeComunicazione. Vedi anche
Telematica
TOC:
Table of Contents. Voce solitamente riferita ad un CD che sta ad
indicare una parte del Lead In (lead in/out: sono scritti
all'inizio e alla fine del CD-ROM).
Il Lead in contiene la TOC, il
formato del disco e le sessioni, mentre il Lead out serve
semplicemente a segnare la fine del CD, ed indica al lettore
il contenuto del CD.
Redatto da Angelo Cresta
Token ring: anello a gettone,
IEEE 802.5.
Rete a diffusione IBM token ring da 4 a 16 Mbps. Il gettone o token, costituito da una serie di bit speciali, circola
nella rete locale fino a quando non se ne impossessa il nodo che vuole trasmettere dei dati, ponendo
in questo modo gli altri in attesa. Con questo arbitraggio si evitano le collisioni.
Nella figura a lato si ha una rete token ring con
topologia
elettrica ad anello e topologia fisica a stella. Cfr. CSMA/CD
Tool: (ing.) strumento.
Termine generico per indicare uno o piu'
programmi
utili per il sistema operativo
o per lo sviluppo di altro software
(tool di sviluppo). Il termine e' spesso sinonimo di una collezione
di utility (Norton Utilities).
Toolbar: vedi Barra
degli strumenti.
Topologia: Descrizione della disposizione del
cablaggio e dei
nodi o
stazioni di una rete. Esisono varie topologie: a stella (nodi
collegati ad un hub), ad anello
(Token ring), a bus
(Ethernet), ad albero, a maglia (piu' percorsi possibili),
ad anelli intersecanti (due anelli hanno un nodo in comune). Nell'immagine
a fianco si riportano le rappresentazioni delle prime tre topologie, le piu' comuni.
Nota: uan rete token ring puo' avere un cablaggio a stella ma una topologia logica (o elettrica)
ad anello, si veda token ring.
Touchpad: dispositivo solitamente a forma di riquadro e
presente nei mac e nei PC
portatili che, in sostituzione al mouse, permette
di comandare il puntatore (vd. GUI)
con il solo movimento del dito.
TPDU: Transport Protocol
Data Unit, unita' di invio
e ricezione dei dati del Livello Trasporto tra
entita' trasporto ed entita' trasporto (peer entities).
Tracce: circonferenze concentriche definite sulla
superficie
dell'HD in modo che la testina possa posizionarsi
per leggere e scrivere. Si veda Hard disk
Trama: vedi Frame.
Transazione: Un'operazione sui dati si
dice atomica quando e' libera da interferenze causate da operazioni
concorrenti. Per esempio nei database una transazione e'
una sequenza di operazioni atomiche.
Se la transazione non termina correttamente
ogni suo effetto viene annullato. Con una sola parola possiamo dire che
una transazione gode delle proprieta' ACID, acronimo di:
Atomicity, Consistency, Isolation, Durability.
L'esecuzione di una transazione comporta il trasferimento dei
dati dalla memoria tampone a quella permanente.
(I server che assicurano l'atomicita' delle operazioni utilizzano
un meccanismo di mutua esclusione (mutex, vedi deadlock).
Transceiver: contrazione di transmitter-receiver.
Ricetrasmettitore posto tra il computer e il
cavo di trasmissione per convertire il segnale da analogico a
digitale e viceversa. In
Ethernet questo dispositivo, insieme al collegamento con il
cavo, prende il nome di MAU (Medium Access Unit )
e si collega alla presa AUI (Attachment Unit Interface a 15 pin)
della scheda di rete, alloggiata nel computer. La presa AUI e' un connettore DB-15.
Il Transceiver contiene l'elettronica che si occupa della rilevazione
della portante (vd carrier) e delle collisioni
(si veda anche CSMA/CD).
Nelle reti LAN piu' recenti i transceiver
vengono realizzati
internamente alla scheda di rete.
Se il transceiver avverte che c'e' stata una
collisione, invia un segnale speciale che informa tutti gli altri transceiver
di quella rete di scartare l'ultimo segnale ricevuto. Ricorda le funzioni
del modem!
Transfer rate: tasso di trasferimento.
|
Transistor: TRANSfer-resISTOR : si consiglia di leggere
prima il significato di diodo. Il transistor è
un dispositivo di resistenza inventato nel 1948 da J.Bardeen (a sinistra, 1908-1991),
W.Shockley (al centro, 1910-1989) e W.H.Brattain (a destra, 1902-1987) dei
Bell Telephone Laboratories (transistor a punta di contatto)
(transistor p-n-p). E' una componente attiva semiconduttrice utilizzata per
controllare la corrente di un
circuito: viene usato come amplificatore nei circuiti
analogici (apparecchi
radio) e come interruttore nei circuiti digitali
(v. Hardware). Il transistor realizza le porte
logiche che eseguono le funzioni dell'AND o dell'OR (vedi fig.2).
Nell'immagine viene mostrata
l'intuitiva operazione di somma di due bit compiuta dall'ALU. Questa lavora con un numero maggiore di bit ma per
semplificare vediamo che con 1 e 1 in input l'unità restituisce 1 e 0 in
output che in base dieci equivale a 2. Link interessanti:
|
 |
(JPG 54K) |
 |
Trap: eccezione (cfr. interrupt)
generata dal software a causa di un errore (p.e. divisione per zero)
o per richiesta da parte di un programma
di un servizio offerto dal
sistema operativo.
Troubleshooting: ing.,
analisi dei problemi (guasti). Termine utilizzato spesso nei manuali delle istuzioni
o file README (leggimi) di lingua inglese, per l'utilizzo di
programmi o dispositivi (hardware)
al fine di informare l'utente sui possibili problemi che si possono riscontrare durante l'utilizzo
del prodotto.
Troughput: quantità totale di lavoro fatto (tutti
i programmi) in un tempo prestabilito. Produttivita', tempo trascorso tra
l'immissione di un comando e l'immissione della risposta.
Per la CPU
riporto una versione redatta da
Manta/Elven 11:
- indica la frequenza massima (quindi presupponedo l'assenza di
stalli) con cui le
istruzioni escono dal
pipeline.
Non e' da confondere con la $latenza$ delle istruzioni, che
potrebbero impiegare vari cicli di
clock, ma essendo pipelinate
vengono portate a termine con la frequenza di 1 per ciclo di
clock, ad esempio, in una CPU con pipeline da 1 ciclo per stadio.
Nelle CPU superscalari, il
troughput e' maggiore di 1, in quanto
piu' istruzioni possono essere portate a termine in 1 ciclo.
TrueType:
Le Font Truetype hanno forme e dimensioni descritte da formule matematiche e
non da semplici file bitmap. Questa caratteristica
rende le font TrueType (TT) molto flessibili e di qualita' migliore, anche in stampa.
Tutorial:
Guida con esempi.
Twain: ing. coppia*.
API disponibile per Windows e
Macintosh.
Standard rilasciato per la prima volta nel 1992,
per il software di controllo degli scanner.
L'interfaccia di controllo Twain si pone tra il dispositivo
(scanner, vidocamera, etc.)
e il programma che acquisisce l'immagine (software per il DTP).
Con Twain l'acquisizione dell'immagine puo' avvenire da un qualsiasi
programma atto ad importare l'immagine
senza dover utilizzare un programma specifico per
l'hardware (p.e. lo scanner) da cui proviene la
digitalizzazione.
Con lo standard Twain si possono stabilire inoltre
la grandezza, il bilanciamento del colore ed altri parametri dell'immagine prima dell'acquisizione.
NOTE:
I driver twain sono chiamati sorgenti twain, e sono selezionabili dal programma
di acquisizione, quest'ultimo denominato anche con il termine (ing.) host application
.
(*) Termine tratto dall'opera di Rudyard Kipling
"The Ballad of East and West" - "... e mai i due s'incontreranno...",
per riferirsi alla difficolta' di connettere le periferiche al PC
per l'acquisizione delle immagini.
Twisted pair: vedi doppino.
Termini mancanti/suggerimenti ?
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