RAID: Redundant Arrays of
Inexpensive Disk trad. matrice ridondante di dischi a basso costo.
IBM IBM Siemens HY TI TMS Motorola MCM Samsung KM Paradigm PDM Sharp LH Sony CXK Taiwan Memory T Cypress CYM ISSI IS IDT IDT |
Micron Tech. MT Mosel Vitelic V Alliance AS Etron Tech Em Fujitsu MB Hitachi HM Mitsubishi M Oky MSM Toshiba TC UMC UMC Winbond WP Hyundai HY LG Semicon GM o LG |
Rete: vedi Internet.
CYMK |
RGB |
I monitor creano le immagini accendendo i fosfori colorati presenti sullo schermo. Gli elettroni, irradiati dal cannone del monitor, colpiscono i fosfori che a loro volta emettono luce. Ogni punto (pixel) sullo schermo e' definito da questi tre fosfori (vedi immagine alla voce Risoluzione). Vediamo come si ottengono i colori nei monitor e similmente nei display LCD:
Se disegnamo con un programma di fotoritocco p.e. un quadrato rosso, il monitor, ce lo rappresenta come una matrice composta da n x n pixel, ove ciascun pixel come si e' detto, ha spente due delle tre componenti (fosfori), ossia il G e B. I due fosfori "spenti" non si notano poiche' prevarica la luminosita' del fosforo rosso. Si puo' osservare che la prevaricazione del rosso che fa apparire l'intero pixel di quel colore, avviene se le celle sono sufficientemente fitte, altrimenti si noterebbero delle righe verticali sul monitor, di colore rosso e nero. Diversamente nei display LCD a matrice attiva, questo ragionamento non e' valido, infatti le cose non vanno bene se le celle sono troppo fitte perche' il display perderebbe di luminosita', dato che i pixel facendosi piu' piccoli si comporterebbero come dei forellini piccoli che impediscono il passaggio della luce retrostante alle celle. Allora per questo tipo di display si accetta il compromesso delle "celle ne' troppo grandi e ne' troppo piccole" in modo da avere una discreta risoluzione a favore di una buona luminosita'. L'idea di aumentare la luminosita', attualmente, comporta un eccessivo surriscaldamento del display LCD. Per quanto detto, prima di acquistare un portatile, si dovrebbe osservare la luminosita' del display con alte risoluzioni (1024 x 768 celle).
Alcuni cenni sulla natura della luce sono reperibili nel sito dedicato alla Serie di Fourier - pag.2, La Luce.
| La risoluzione nei monitor dipende dal numero di pixel che questo riesce a visualizzare. Le risoluzioni piu' comuni sono le seguenti: 640 x 480 (pixel), 800 x 600, 1024 x 768, 1152 x 870 oppure 1600 x 1200. I monitor Multisync possono visualizzare piu' risoluzioni. Poiche' nelle alte risoluzioni le immagini, i caratteri, le icone, le windows ecc. si rimpiccioliscono, al crescere della risoluzione e' possibile operare su un area piu' vasta dello schermo. Di conseguenza se gli elementi visualizzati assumono dimensioni ridotte perche' si e' optato per una risoluzione piu' alta, e' consigliabile un monitor con dot pitch o stripe pitch basso. I termini dot o stripe pitch indica la distanza tra un fosforo e quello successivo dello stesso colore, espressa in millimetri. I monitor che offrono maggior nitidezza solitamente hanno un dot pitch sui valori di 0,25. |
![]() Per maggiori chiarimenti sullo studio dei colori si veda RGB |
dispositivo che come un vigile inoltra
pacchetti o datagrammi
tra differenti LAN e
WAN secondo una tabella di indirizzi
Ethernet, IP o altro
(att. ARP);
normalmente e' capace di inviare pacchetti tra reti dissimili sia nei protocolli e sia nel
nella grandezza dei pacchetti, in questo caso il router rispettando
l'MTU di una rete
deve frammentare (vedi MTU) i pacchetti per farli diventare
piu' piccoli. Il router multiprotocollo concettualmente e' simili al bridge solo che
opera al Livello Network, quindi ha una visione molto piu'
estesa della rete (non piu' solo locale), mentre il bridge opera al Livello Data Link.
Inoltre i router sono capaci di raccoglie i pacchetti in arrivo da una linea e di
rispedirli in qualsiasi direzione o all'interno di una rete,
tenendo conto delle specifiche dei campi
IP e
dell'MTU. I pacchetti
possono essere spediti p.e. su una dorsale oceanica (backbone),
anche se sono strutturati secondo protocolli diversi. I router in caso di
congestione non hanno buffer sufficienti oppure non sono sufficientemente veloci nel
calcolo per lo smistamento. Ogni router ha
una tabella con due tipi di indirizzi IP: il primo indica come raggiungere reti
distinte (rete, 0), il secondo tipo e' della forma questa rete, questo
host e indica
come raggiungere l'host locale. Quindi se il pacchetto non appartiene a quella
sottorete viene
inoltrato al router con tabella piu' estesa. Poiche' il livello Data Link
garantisce gia' un servizio affidabile per il livello
Network, un checksum ulteriore comporterebbe
uno spreco di risorse
e un controllo inutile perche' il payload
del IP rimane immutato. L'unica parte
che cambia, e qundi da ricalcolare, e' il campo checksum dell'header IP
effettuata dai Router per il decremento del campo
Time To Live dell'IP .
Ma entriamo nei dettagli dell'interfaccia RS232 con l'aiuto di
Marco Steccanella :
Segnali presenti sul connettore RS232 completo:
1 Shield ground
2 TX Transmit Data
3 RX Receive Data
4 RTS Request To Send
5 CTS Clear To Send
6 DSR Data Set Ready
7 Signal Ground
8 DCD Data Carrier Detect
9 SRTS (riservato)
10 SRTS (riservato)
11 Non assegnato
12 SDCD Secondary Data
Carrier Detect
|
13 SCTS Secondary Clear To Send 14 STX Secondary Transmit Data 15 TT Transmit Timing (sorgente DCE) 16 SRX Secondary Receive Data 17 RT Receive Timing 18 Non assegnato 19 SRTS Secondary RTS 20 DTR Data Terminal Ready 21 SQD Signal Quality Detector 22 RI Ring Indicator 23 DSRS Data Signal Rate Selector 24 Transmit Timing (sorgente DTE) |
Di tutti questi solo i seguenti sono presenti su ogni PC: 1 Shield ground 2 TX Transmit Data 3 RX Receive Data 4 RTS Request To Send 5 CTS Clear To Send 6 DSR Data Set Ready 7 Signal Ground 8 DCD Data Carrier Detect 20 DTR Data Terminal Ready 22 RI Ring Indicator |
|
|
|
|
v1.03
Solo connessi ad Internet potete utilizzare DizSearch |
© Copyright 1997-2001 by Francesco Longo, flongo@dsi.unive.it