| (3.71) |
| (3.72) |
Esempi tipici di funzioni convesse includono: funzioni quadratiche con matrice
, norme
come
,
,
, e la funzione log-sum-exp
, frequentemente impiegata in machine learning.
In visione artificiale, formulazioni convesse compaiono in numerosi contesti: stima di parametri tramite minimi quadrati, matching tra feature come problema lineare, segmentazione e clustering basati su rilassamenti convessi. I problemi convessi risultano particolarmente vantaggiosi perché ogni minimo locale coincide con il minimo globale, esistono algoritmi numerici efficienti per la loro risoluzione (metodi del gradiente, simplesso, metodi a punto interno), e molti problemi pratici possono essere riformulati in modo convesso.
Un problema di programmazione lineare (LP) assume la forma:
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Un problema di programmazione quadratica (QP) si scrive come:
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Oltre a LP e QP, esistono classi più generali di problemi convessi:
Tuttavia, molti problemi di visione artificiale non sono convessi. In tali casi la funzione obiettivo può presentare più minimi locali e non esistono garanzie di convergenza verso la soluzione globale. Esempi tipici sono la stima della posa (PnP), il bundle adjustment o la ricostruzione tridimensionale. Per affrontare tali difficoltà si ricorre a:
Nella pratica, gran parte dell'ottimizzazione in visione artificiale avviene su problemi non convessi, e la qualità della soluzione dipende fortemente dalla bontà dell'inizializzazione e dalla modellazione del problema.
Paolo medici