BRIEF

La trasformata di Census non impone una forma specifica all'area su cui eseguire i confronti per generare la stringa binaria. Questo limite viene affrontato in (CLSF10), uno dei primi lavori che formalizza il problema della costruzione di descrittori binari discriminanti.

La maggior parte dei descrittori binari si ispira a Census, generalizzandolo: invece di confrontare ogni pixel con il solo centro dell'area, si effettuano confronti tra coppie di pixel selezionate in modo opportuno. La funzione di confronto è definita come:

\begin{displaymath}
\tau(\mathbf{x}, \mathbf{y}) = \left\{ \begin{array}{ll} 
...
...athbf{y}) \\
0 & \text{otherwise} \\
\end{array}\right.
\end{displaymath} (6.5)

dove $\mathbf {x}$ e $\mathbf{y}$ sono coordinate di due pixel all'interno della patch attorno al punto da descrivere, e $\tilde{I}(\cdot)$ rappresenta l'intensità del pixel su una versione filtrata (tipicamente passa basso) dell'immagine originale.

La selezione delle coppie di pixel (la "maschera") avviene tramite un processo di addestramento su immagini campione, con l'obiettivo di massimizzare la capacità discriminante del descrittore.

In letteratura esistono numerosi approcci che affrontano il problema della scelta dei punti e del tipo di filtraggio da applicare all'immagine.

Figura 6.6: Esempio di descrittore BRIEF 256bit.
Image fig_brief



Paolo medici
2025-10-02